Miopia e conflitto - Nuova medicina germanica Hamer

La psicologia e la nuova medicina germanica descrivono il conflitto che crea i problemi di vista rapportandolo con la paura. Anche se rapportarli con la paura è corretto, il ragionamento (sempre corretto) che hanno fatto porta ad una tesi che non trova riscontro con la realtà. Il riscontro che trova è soltanto casuale e non logico. Io mi occupo in prima persona di trovare soluzioni per i problemi di vista ed interagisco con gente con questi problemi da anni tutti i giorni. Il ragionamento che la psicologia fa riguardo i problemi di vista è sbagliato. Il modo che hanno per rimanere dentro l’errore è che utilizzano per giustificarlo la violenza esplicita e quella nascosta. Dividendo la violenza in: verbale, insinuata, presunta, nascosta, mascherata, fisica e attuata ci si arriva a non capire niente con molta facilità.
Una persona che dichiara di essere “uno schiavo moderno” perché lavora 10 ore al giorno, lo fa perché non ha mai vissuto o visto ciò che significa la schiavitù. Chiunque abbia conosciuto la schiavitù queste stupidaggini di certo non le dice.
L’errore che la psicologia fa quando definisce il conflitto che crea i problemi di vista si basa sul fatto di considerare in modo sbagliato la struttura famiglia. Si ritiene la famiglia come una struttura che è parte della natura dell’essere umano, mentre in realtà è un allineamento o una struttura per il combattimento. Che questa struttura non sia efficace non toglie la sua funzione.
La struttura di combattimento precedente era la tribù. La tribù presentava altre problematiche e caratteristiche, altri pregi e difetti, ma c’erano cose che la tribù non creava, i problemi di vista sono una.

MIOPIA (da -1.00 a -3.00)

Si tratta di una famiglia dove non c’è violenza fisica. L’uomo non si impone dentro casa con la forza e di solito per accettare le regole indispensabili per convivere in pace con la donna, lascia che sia lei a decidere ogni cosa in ogni momento. Lascia che dentro casa decida ogni cosa la moglie e non si impone mai sulle decisioni che lei prende e sistematicamente deve evitare qualsiasi tipo di potere decisionale proprio, per evitare discussioni che si prolungano all’infinito. Per convivere in pace dentro la struttura famiglia, l’uomo si lascia sottomettere alla volontà di decidere della donna.

CONFLITTO
Il conflitto si genera nell’inefficacia della struttura famiglia dentro il contesto sociale. Il bambino vede dentro casa una situazione di predominanza di potere femminile. Non capisce che il comportamento sottomesso maschile è una delle regole non scritte del matrimonio e lo interpreta come “debolezza del padre”.
Nell’interagire con la società si ritrova ad essere cosciente che “la madre è una donna e non può difenderlo. Il padre è più debole della madre”. Di conseguenza la naturale aggressività della società lo manda in panico e la risposta a quel panico è quella di “non vedere da lontano”.

ASTIGMATISMO
Quando è lieve si tratta di conseguenza della miopia. Vediamo quando supera il 3.00.
Nella struttura famiglia il ruolo del padre viene diminuito e schiacciato dalla convivenza con le terze parti. Suoceri, genitori, zii. Di solito si verifica in famiglie dove la dinamica della coppia viene modificata dal potere che su quella famiglia esercitano i nonni.

CONFLITTO

Mio nonno comanda sopra mia madre e mio padre. E’ più forte di loro e ha più potere di loro perché decide sopra la volontà di mio padre. Il bambino vede questo con il panico. Sia dentro casa che fuori casa perché la funzione del proteggerlo viene ritenuta paterna e sapendo che dentro casa la persona più forte è il nonno o nonna non si sente sicuro. Quindi vede male da vicino.
All’esterno e da lontano il panico lo assale comunque perché anche se dentro casa il potere del nonno (di solito monetario) è tanto, fuori casa è soltanto un vecchio e quindi lui si sente non protetto. Non vede bene da lontano.

IL PADRE VIOLENTO

Un padre violento crea paura dentro casa, ma si tratta di una paura che il bambino riesce ad accettare perché viene da una persona che lo ama e che lo protegge. Dentro la società e interagendo con gli altri il bambino si sente al sicuro perché sempre convinto che il padre abbia il potere di proteggerlo da chiunque.
Per questo motivo il figlio non ha problemi di vista. Se la violenza è troppa o se si tratta di “assenza” (figlio di un marinaio, persona non presente) genera ipermetropia ma non miopia. La paura verso l'aggressività del padre non genera miopia.

CONFLITTO
Il conflitto ovviamente si genera ma a livello organico e non che riguardi la vista.

IL RUOLO DEL FIGLIO

Quello che non permette di capire questa dinamica è il ruolo che ha il figlio. Ad esempio, dentro una famiglia dove l’uomo è forte ma ha dei comportamenti che lo indeboliscono (infedeltà, amanti, vizi) i figli crescendo prendono una parte attiva dentro la dinamica familiare. Attaccano o difendono la posizione del padre. I figli che difendono e cercano di aiutare il padre sono quelli che diventano miopi. Quello che lo attacca e che quindi vive in situazione di panico conserva la vista perfetta o diventa ipermetrope (preferisce non vedere da vicino, vorrebbe non vedere dentro casa).

SQUADRA DI COMBATTIMENTO

La struttura famiglia è una struttura basica per la conquista armata. Un uomo che combatte e che utilizza i fucili e le armi. Una donna che garantisce la riproduzione, figli che assistono crescendo i genitori anziani. I problemi di vista sono conseguenza dei difetti che queste strutture creano.

Gustavo Guglielmotti​

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